I prezzi delle materie prime continuano a salire. Sono quasi ai massimi storici. Colpa della pandemia di Covid-19 che, dopo i ribassi, sta causando rialzi vertiginosi. Numerose sono state le difficoltà registrate nei mesi scorsi lungo le filiere di approvigionamento dell’industria. Questa circostanza, accompagnata alle alte quotazioni dei permessi di emissione di CO2, ha rischiato di far lievitare di oltre il 45% la bolletta dell’elettricità e di oltre il 30% quella del gas. L’Autorità di Regolazione Energia Reti e Ambiente (Arera) è intervenuta in proposito annullando, in via transitoria, gli oneri generali di sistema in bolletta e potenziando il bonus sociale alle famiglie in difficoltà. Il governo, tramite il decreto-legge 27 settembre 2021 numero 130, ha stanziato i fondi necessari per attutire l’impatto su 29 milioni di famiglie e 6 milioni di microimprese.

Di conseguenza, per una famiglia-tipo, l’aumento in tutela viene ridotto a +29,8% per la bolletta dell’elettricità e a +14,4% per quella del gas Iva compresa. Il che si traduce in una spesa annuale, rispettivamente, di 631 euro (+145 euro, pari al 30% sul 2020) e 1.130 euro (+155 euro, pari al +15% sul 2020). Nei confronti con l’anno scorso si deve tener conto dei prezzi particolarmente bassi riscontrati nel periodo della pandemia. Per l’elettricità, infatti, la spesa annua del 2021 è superiore di circa il 13% rispetto a quella pre-Covid del 2019, mentre per il gas si è sostanzialmente tornati ai livelli del 2019.

Facile intuire quanto diventi necessario ridurre i consumi, sfruttando i vari bonus casa per efficientare la propria abitazione, oppure adottando nuove abitudini per ridurre il consumo di energia.

Di seguito i servizi più richiesti, in ordine di gradimento, per tagliare i costi e aiutare l’ambiente. 

Sostituzione della caldaiaI nuovi apparecchi a condensazione consentono un risparmio del 30% in bolletta rispetto a una caldaia tradizionale. Invece di disperdere il vapore, lo riciclano impiegandolo per la produzione di acqua calda. Garantiscono una migliore efficienza energetica e basse emissioni di sostanze inquinanti. I costi per l’installazione di un impianto di questo tipo, comprensivi della manodopera, vanno da 1.500 a 2.600 euro.

Installazione di pannelli fotovoltaici e solari. Una soluzione permanente per risparmiare fino al 90% sulle bollette e per  aumentare la classe energetica del proprio immobile (quindi il  valore di mercato). L’investimento iniziale è di 2.000 euro a chilowatt.

Rinnovo degli infissi. Sostituire finestre obsolete permette di ridurre del 20% le spese di climatizzazione e riscaldamento. Gli infissi di ultima generazione aiutano a non disperdere il calore d’inverno e impediscono all’afa di penetrare in casa d’estate. Le più richieste sono le finestre in pvc (polivinilcloruro): prezzo massimo fino a 250 euro al pezzo. Chi sceglie il legno deve invece preventivare una spesa media di 500 euro a infisso. I costi di posa, compreso lo smaltimento della vecchia finestra, si aggirano sui 100 euro.

Isolamento termico delle pareti esterne. Con questo espediente le riduzioni in bolletta raggiungono il 40%. I preventivi per materiali e manodopera oscillano tra i 50 e i 100 euro al metro quadro in base al tipo di isolante, alla località, alla superficie da coprire e al numero di piani dell’edificio.

A chiudere la classifica dei Top Five è il rifacimento della facciata, dal costo medio, compreso di intervento e costo del ponteggio, di 60-80 euro al metro quadro in base al tipo di intervento (il ‘cappotto’ termico all’edificio ha una spesa media tra i 30 e i 50 euro).

Fino al 2023 tutti questi interventi possono essere realizzati con le agevolazioni del Bonus Casa e del Superbonus 110, che prevedono detrazioni fiscali dal 50 al 65% e fino a un massimo del 110% a seconda dei lavori da svolgere.

Articolo tratto da Repubblica.it

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